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embriologia apparato genitale femminile

Da dottvolpicelli

L’ovaio, nel corso della vita intrauterina subisce, anche dal punto di vista topografico, un allontanamento dalla sua posizione originaria a lato dell’abbozzo del rene scende verso la pelvi.  Serve come guida a questo spostamento il cosiddetto gubernaculum, una formazione cordoniforme fibrosa che deriva dal tratto più caudale della cresta genitale e che darà origine a sua volta al legamento utero-ovarico ed al legamento rotondo. Il tratto più craniale della medesima cresta genitale dà invece origine al legamento sospensore dell’ovaio, o infundibolo pelvico, che connette il polo superiore dell’ovaio con la parete pelvica.

Intanto, come conseguenza della disposizione tomografica precedentemente descritta, e per il fatto che le creste genitali vengono ulteriormente spostate in senso laterale per l’aumento di volume del rene definitivo e delle surrenali, i dotti di Muller presentano nel loro decorso due curvature che li suddividono in 3 segmenti distinti. La porzione craniale ha decorso longitudinale e dà origine alle salpingi, Il punto dove questa si apre nella cavità peritoneale corrisponde alla zona dove si formerà il padiglione tubarico.  Il segmento  intermedio ha decorso trasversale e si congiunge con la porzione intermedia del dotto del lato opposto sulla line mediana. La parte craniale di tale porzione forma in seguito una espansione a cupola, dalla quale avranno poi origine il fondo, i tratti cornuali e il corpo uterino. La porzione caudale, ancora a decorso longitudinale, fusa con quella del lato opposto, dà origine al collo dell’utero (che in questa fase e fino alla pubertà ha dimensioni maggiori del corpo) e i 2/3 superiori della vagina. La vagina, nel terzo distale, inizialmente è rappresentata da un cordone solido (piastra vaginale). Solo nel corso successivo dello sviluppo si verifica una fissurazione del seno urogenitale e subito dopo l’epitelio di tale seno invade il primitivo abbozzo della vagina distale canalizzando e tappezzandolo di modo che il rivestimento epiteliale definitivo della vagina risulta costituito da epitelio squamoso stratificato (17a – 18a w).

Nel punto dove le estremità dei due dotti di Müller fusi assieme raggiungono il seno urogenitale, si forma una sporgenza nel lume di questo, detta tubercolo di Müller; a tale livello più tardi sarà situata l’imene, sotto forma di una plica anulare che separa l’abbozzo della vagina dalla cavità del seno urogenitale.

Durante l’ultima fase di sviluppo intrauterino, la vagina acquista una lunghezza di circa 18 mm; la cervice uterina é lunga circa 7 mm ed il corpo dell’utero 5 mm.

Il processo di fusione dei dotti di Müller e quello di scomparsa del setto che in un primo tempo li divide può subire delle alterazioni; se ciò avviene, ne derivano diverse malformazioni dell’apparato genitale interno.

Genitali esterni: il loro sviluppo inizia durante la 6a – 8a w. La porzione terminale dell’intestino primitivo costituisce una cavità, detta cloaca, in cui sboccano, oltre all’intestino, anche il canale allantoideo, i due dotti di Wolff ed i due ureteri che, con lo sviluppo retrogrado, salgono verso la pelvi renale ed il metanefro. In un primo tempo il dotto di Wolff e l’uretere hanno uno sbocco comune, poi i due condotti si separano e terminano nella porzione anteriore della cloaca.  Per lo sviluppo di un setto divisorio, il setto cloacale, la cloaca viene successivamente ad essere divisa in due parti: una parte anteriore o seno urogenitale, ed una parte posteriore in cui sbocca l’intestino retto. Sul pavimento del seno urogenitale è situato, come si è detto, il tubercolo di Muller ed ai suoi lati si trovano gli sbocchi dei dotti di Wolff; gli sbocchi uretrali, invece, sono spostati cranialmente verso l’abbozzo della vescica, che deriva da una espansione della porzione anteriore del seno urogenitale in continuità col canale allantoideo.

La cavità cloacale è separata dall’esterno da una membrana costituita esteriormente da uno strato di ectoderma ed all’interno da uno strato di endoderma (membrana cloacale). Nel corso della 8a w la membrana cloacale si fissura creando anteriormente l’apertura urogenitale e posteriormente l’apertura anale; fra le due é situata l’estremità caudale del setto cloacale che darà origine al corpo perineale.

Verso la fine della 5a w sulla linea mediana della superficie ventrale dell’embrione, a livello del margine anteriore della membrana cloacale, si forma una sporgenza conica, detta tubercolo genitale. Il versante caudale di detta sporgenza presenta un solco, il solco o fessura urogenitale, il cui pavimento È costituito dalla porzione più anteriore della membrana cloacale o membrana urogenitale e le cui pareti, lievemente sopraelevate, formano le creste urogenitali o pieghe uretrali.  Nel corso della 7a settimana il tubercolo genitale si allunga formando il fallo primitivo ed alla sua estremità si differenzia il glande. Lateralmente alla base del fallo si formano quindi due pliche ectodermiche arrotondate, i toruli genitali o eminenza labioscrotali. Nella donna il fallo primitivo nel corso del 3° e 4° mese darà origine al clitoride; le creste urogenitali alle piccole labbra; i toruli genitali alle grandi labbra. L’uretra, che si apre alla base del fallo, deriva dal tratto di seno urogenitale compreso fra l’abbozzo della vescica ed il tubercolo di Muller.

Riassumendo:

  • · L’ovaio deriva dalla gonade indifferenziata ed i follicoli ovarici si sviluppano nella corticale della gonade stessa.
  • · Le salipingi e l’utero si sviluppano dai due dotti paramesonefrici o di Muller che restano separati per formare la salpinge di dx e di sx, mentre si riuniscono centralmente per formare l’utero il fondo e il corpo dell’utero.
  • i dotti di Muller nella loro parte più bassa diano origine ai 2/3 terzi superiori della vagina.
  • · La vagina nel suo !/3 inferiorederiva anche dal seno urogenitale (insieme a vescica e l’uretra).
  • Dal seno urogenitale derivano pure le ghiandole uretrali e parauretrali.
  • L’imene si sviluppa dal tubercolo del seno urogenitale o tubercolo di Muller.
  • la vulva, il clitoride,  i corpi cavernosi e le piccole labbra derivano dal fallo
  • le grandi labbra derivano dalle pliche urogenitali.
  • l’uretere, la pelvi renale, i calici ed i tubuli collettori derivano dal dotto di Wolff
  • La vescica urinaria e l’uretra si formano dal seno urogenitale

Bibliografia:

  1. F. Poulat, P. Berta, [Determination of sex and Y chromosome]. in Ann Endocrinol (Paris), vol. 52, nº 6, 1991, pp. 410-4
  2. JR. Hawkins, Genetic determinants of testis development in normal and abnormal individuals. in Horm Res, 38 Suppl 2, 1992, pp. 62-5
  3. R. Lovell-Badge, Sex determining gene expression during embryogenesis. in Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci, vol. 339, nº 1288, Feb 1993, pp. 159-64
  4. David Gardner, Dolores Shoback. Basic And Clinical Endocrinology. McGraw-Hill Medical; 2011. 9th Edition. Pg. 550

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