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Da dottvolpicelli

T

Tacosil: patch medicale recentemente introdotto negli interventi di linfanedectomia inguino-femorale e miomectomia laparoscopica e laparotomica per favorire la cicatrizzazione e ridurre sanguinamento  e linforrea. E’ una spugna di collagene equino il cui lato attivo (giallo) è rivestito con fattori della coagulazione, fibrinogeno umano (5.5 mg/cm2) e trombina umana (2.0 U.I./cm2). Ha la forma di un rettangolo e le dimensioni di 9.5×4.8×0.5 cm. Viene applicato con la parte gialla attiva sulla superficie cruentata dopo aver praticato emostasi e toilette chirugica e tenuto compresso in loco per 3 minuti.

Teca: termine usato in anatomia per indicare formazioni che hanno funzione di involucro che circondano o ricoprono visceri, sia macroscopiche (per es. l’insieme delle ossa della volta cranica, o t. cranica, teca vertebrale, sinonimo di canale vertebrale) sia microscopiche (per es. gli strati cellulari che formano la parete dei follicoli oofori nell’ovaio, o teca follicolare).

TESA (Testicular Sperm Aspiration): aspirazione degli spz. con ago da 22 G collegato a siringa contenente 1 ml di medium di cultura.

TESE (Testicular Sperm Extraction): estrazione degli spz. da microframmenti di tessuto testicolare chirurgicamente asportati. Microtese: l’intervento è effetuato con l’ausilio di una loope da ingrandimento o sotto microscopio operatore ed utilizzando strumentario da microchirurgia.

TET (Tubal Embryo transfer): trasferimento intratubarco degli embrioni in LPS.

Tessuto germinale: è costituito dai gameti maschili (spermatozoi)  e femminili (ovociti).

Testicoli: organi pari deputati alla produzione e secrezione degli spermatozoi.  Contenuti nello scroto, hanno forma ovoidale con dimensioni di 5×2,5 cm, peso 15-20 g. Essi prendono origine, durante lo sviluppo embrionale, entro la cavità addominale primitiva, da due ispessimenti del mesoderma detti creste genitali, che si formano in corrispondenza della parete addominale posteriore.

Thin Prep: variante del Pap test che permette l’esame citologico su strato sottile. Ha dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale  con riduzione dei falsi negativi e falsi positivi soprattutto nei confronti delle lesioni squamose intraepiteliale (SIL), precursori del cervico-carcinoma. Il prelievo del campione ginecologico invece di essere strisciato su un vetrino da microscopio, viene immerso e risciacquato in un contenitore pre-riempito con una soluzione (PreservCyt). Il campione ThinPrep viene poi inserito all’interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione, raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile.

Il ThinPrep permette inoltre di effettuare altri test (ad es. test per HPV) riutilizzando la stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.

Tonaca (o tunica): termine con cui si indicano formazioni disposte a strato, ad avvolgere un organo o a circondare il lume centrale di una struttura tubolare. Sono quindi chiamate tuniche le membrane connettivali che avvolgono il testicolo, la milza, l’ovaio, il rene per la loro disposizione a strati concentrici hanno la stessa denominazione le tuniche fibrosa, vascolare e nervosa dell’occhio. Nelle arterie e nelle vene sono presenti la t. interna o eandotelio, media o muscolare-elastica, esterna o avventizia.

Treshold: livello ematico “soglia” utile di un farmaco o di una sostanza ottenere l’effetto terapeutico o  per innescare una reazione. La “dose FSH treshold” utile per innescare il reclutamento e soprattutto la crescita follicolare in donne anovulatorie può essere ottenuta utilizzando alcuni parametri base come la storia dei cicli mestruali della paziente, volume ovarico medio e BMI.

TROFOBLASTO: è lo strato esterno della blastocisti. La sua funzione è quella di nutrire l’embrione e dare origine alla placenta.  Il T.  infiltra l’endometrio permettendo l’annidamento della blastula 7 giorni circa dopo la fecondazione dell’uovo. All’inizio della 2a settimana il  t. si differenzia in due strati: uno strato esterno o sinciziotrofoblasto e uno strato interno o citotrofoblasto. In seguito entro il sinciziotrofoblasto si formano degli spazi lacunari che si riempiono di  sangue materno, secrezioni delle ghiandole endometriali, e linfa interstiziale. Questo liquido è detto embriotrofo perchè costituisce in questo stadio l’unico elemento nutritizio per l’embrione. Gli spazi lacunari in seguito diventano intercomunicanti, così che il sinciziotrofoblasto assume una struttura spugnosa che successivamente si dota di una membrana basale, il  chorion, mentre le cellule superficiali del trofoblasto vanno a rivestire i villi coriali: si forma la placenta. Le cellule del sinciziotrofoblasto producono un ormone, la gonadotropina corionica (HCG, Hormone Corionic Gonadotropin), che mantiene in attività il corpo luteo. La trasformazione anomala del trofoblasto può evolversi in  mola vescicolare benigna, maligna o destruens e coriocarcinoma.

Tricomoniasi: infezione vaginale causata da un protozoo (trichomonas vaginalis) e trasmessa attraverso i rapporti sessuali (MST, Malattie Sessualmente Trasmesse) o i contatti con oggetti e indumenti contaminati.

Trombossano: incondizioni normali, aggrega le piastrine per riparare i vasi sanguigni danneggiati

Tuba uterina: v. salpinge

Tubuli seminiferi: elementi costitutivi del parenchima testicolare deputati alla secrezione degli spermatozoi

U

Ulcera da Haemophilus Ducreyi: L’ulcera venerea (ulcera molle o ulcera cancroide), conosciuta come ulcera molle, fa parte del gruppo delle malattie sessualmente trasmesse (MST). E’ molto diffusa nelle zone equatoriali dell’America, Africa e Asia. Si presenta come una piccola vescicola che si ulcera e diventa molle e dolorosa, localizzata  a livello della cute o mucose  genitali, orali e anali  femminili (piccole e grandi labbra, regione perianale e fornici vaginali) e soprattutto (90%) maschili (regione perianale, prepuzio, glande, solco balano-prepuziale e frenulo) e linfoadenite (“bubbone”) monolaterale. Il bordo dell’ulcera è rilevato e sottominato (segno del “doppio bordo”) mentre il cratere dell’ulcera si presenta granuloso e giallastro. L’agente eziologico dell’ulcera molle, battezzato Haemophilus Ducreyi in onore del suo scopritore, il partenopeo Prof.  Augusto Ducrey, è uno streptobacillo gram  negativo che si reperta nello striscio dellle secrezioni utilizzato per la diagnosi. L’evoluzione prevede la suppurazione e successiva cicatrizzazione dell’ulcera. Il contagio avviene per passaggio dell’H. Ducreyi attraverso una soluzione di continuità  della cute o delle mucose orali e genitali. La terapia, spesso non necessaria si avvale dell’utilizzo di detergenti antisettici locali; la somministrazione di antibiotici come  tetracicline, sulfamidici, ciprofloxacina, azitromicina o eritromicina facilita la guarigione e previene la sovrainfezione da batteri fusospirillari. La diagnosi differenziale va posta con l’ulcera da sifilide che è dura e non dolente ed è accompagnata da linfoadenite bilaterale. DD con eritema fisso da farmaci di Brocq; ulcera mista di Rollet; herpes genitalis; aftosi genitale; granuloma inguinale; linfogranuloma venereo.

Il profilattico resta sempre il modo migliore per ridurre il rischio di contrarre Malattie Sessualmente Trasmesse (MST), anche se nel caso dell’Ulcera molle non dà garanzie di protezione totale.

Per il medico è obbligatoria la denuncia alle autorità sanitarie.

 Ulcera mista di Rollet: associazione di ulcera molle di Ducreyi e ulcera da treponema pallidum (sifilide).

Uraco, dal latino urachus, dal gr. οὐραχός “uretere del feto”, dotto che nell’embrione collega la vescica con l’ombelico. L’ὺraco corrisponde alla parte intraembrionale dell’allantoide.

V

Vaginosi batterica: infezione vaginale in assenza di risposta infiammatoria caratteristica. Infatti nel 50% dei casi la sintomatologia è assente. Molto spesso è presente leucorrea con perdite cremose-liquide con odore caratteristico ancor più avvertibile se a queste secrezioni viene aggiunta una goccia di KOH al 10% (Fishy odour test o sniff test). Il cattivo odoreè causato dalla volatilizzazione di amine prodotte dal metabolismo batterico (cadaverina, putrescina). E’ da attribuire ad eccessiva proliferazione di germi commensali quali il Mycoplasma hominis, Chlamidya trachomatis, Gardnerella vaginalis, Mobiluncus, Peptostreptococcus, Bacterioides, Eubacterium a scapito della componente lattobacillare. La vaginosi batterica interessa le donne sessualmente mature e le donne gravide (30%). L’etiologia non è completamente accertata; sono state chiamate in causa l’eccessivo uso di lavande vaginali e rapporti sessuali specialmente se con diversi partner.

Ventosa ostetrica:  Strumento usato per esercitare una trazione sul feto, allo scopo di accelerarne la fuoriuscita dal canale del parto. È costituita da una coppetta (che viene applicata sulla testa fetale) collegata a un sistema aspirante. Viene impiegata in periodo espulsivo nei casi di sopravveuta inerzia uterina e quando si verifica una condizione di sofferenza fetale improvvisa. L’applicazione della ventosa ostetrica provoca sulla testa del feto la formazione di un rigonfiamento edematoso che scompare in pochi giorni. 

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