Si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca, ossia il numero di battiti del cuore al minuto, è superiore a 100 in condizioni di riposo. In una persona sana, senza particolari patologie o disturbi, la frequenza cardiaca dovrebbe essere compresa, invece, tra i 60 e i 100 battiti al minuto.
La tachicardia è causata da un’alterazione degli impulsi elettrici che controllano l’azione di pompa del cuore. Nella tachicardia sinusale, forma più comune e meno pericolosa, la contrazione del cuore è regolare, ma più veloce, dettata fisiologicamente dal nodo seno-atriale.
Eziologia – ci sono fattori che possono comportare un aumento, temporaneo, del numero di battiti cardiaci come l’attività fisica, febbre (+8 bpm/1 °C superiore a 37), stress, ansia, tabagismo, alcolismo, caffeina. In tali casi gli episodi di tachicardia non sono motivo di preoccupazione, in quanto temporanei.
Altre cause patologiche che possono causare tachicardia sono: ipertiroidismo, crisi ipertensive o calo brusco di pressione arteriosa, anemia, malformazioni cardiache, pregresso infarto del miocardio, squilibrio elettrolitico.
Attività elettrica del cuore e disturbi associati
Nel cuore, all’interno dell’atrio destro troviamo il cosiddetto “nodo del seno” (o nodo seno-atriale), un pacemaker naturale da cui originano stimoli elettrici scaricati ad una cadenza regolare di 60/100 battiti al minuto. Questi segnali si trasmettono al tessuto muscolare degli atri, innescando la contrazione atriale e il conseguente passaggio di sangue nei ventricoli.
Gli impulsi elettrici originati dal nodo seno-atriale arrivano sino ad un gruppo di cellule specializzate, che nel loro complesso formano il cosiddetto nodo atrio-ventricolare, una sorta di relè che trasmette il segnale elettrico ai ventricoli attraverso il fascio di His e le sue branche che terminano con le fibre di Purkinje.
In relazione alle caratteristiche dell’anomalia e del tracciato elettrocardiografico, le tachicardie possono classificarsi in:
- Tachicardia sinusale, è la la forma più comune di tachicardia (TS)
- Tachicardia ventricolare (TV)
- Tachicardia parossistica sopraventricolare (TPSV)
- Fibrillazione atriale (FA)
- Fibrillazione ventricolare
- Flutter atriale
DIAGNOSI: Auscultazione, ECG, Holter
COMPLICANZE:
- Difficoltà respiratorie;
- Palpitazioni (fastidiosa percezione del battito cardiaco);
- Svenimento (sincope);
- Dolore toracico;
- Vertigini.
PREVENZIONE – Per prevenire il ripresentarsi della tachicardia e delle sue complicanze,
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- possono essere somministrati farmaci ß-bloccanti e calcio antagonisti.
- Altre volte il paziente deve sottoporsi ad interventi di ablazione cardiaca: la zona di tessuto che determina il problema elettrico viene distrutta sfruttando le radiofrequenze.
- In determinate circostanze si rende necessario l’impianto di cardioverter-defibrillatori, piccoli dispositivi elettrici capaci di captare sul nascere le tachi-aritmie e produrre risposte in grado di ripristinare la normale frequenza cardiaca.