Diarrea

Da dottvolpicelli

Diarrea, secondo l’OMS, è la condizione caratterizzata da almeno tre scariche di feci liquide o acquose in un giorno. Spesso dura alcuni giorni e può provocare disidratazione a causa della perdita di liquidi. Le feci molli ma non acquose nei bambini allattati esclusivamente al seno , tuttavia, sono normali

EZIOLOGIA –

Intolleranza al lattosio  – Il lattosio è uno zucchero presente nel latte che richiede un enzima, lattasi, deputato alla scissione del lattosio nei due zuccheri che lo compongono: il galattosio e il glucosio nell’intestino tenue. Il galattosio non può essere assorbito intero e raggiunge quindi il colon, che è la sede della maggior parte dei batteri intestinali, in forma non modificata. La digestione del lattosio da parte dei batteri intestinali causa la liberazione di gas in eccesso che, a sua volta, è responsabile dei sintomi: gonfiore addominale, flatulenza, crampi addominali e diarrea.

Il breath test è il test diagnostico specifico per l’intolleranza al lattosio, che consiste nella determinazione del volume di idrogeno (prodotto dalla digestione del lattosio da parte dei batteri intestinali) nell’aria espirata, prima e dopo l’assunzione di un carico di lattosio. In caso di carenza della lattasi si osserva un aumento dell’idrogeno nell’espirato.

La celiachia è una patologia che danneggia l’intestino tenue impedendo l’assorbimento del glutine, una proteina presente nel grano, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale e tutti quegli alimenti che contengono anche solo piccole quantità di glutine (pasta, dolci, pane, birra, biscotti ecc.).   Epidemiologia: in Italia 1% della popolazione con una frequenza doppia nel sesso femminile. La sintomatologia è rappresentata da diarrea , vomito, nausea, gonfiore addominale (6).

ALLERGIE A CIBI  SOSTANZE SPECIFICHE – Altri hanno allergie al sistema digestivo . Devono evitare di mangiare cibi specifici per prevenire la diarrea e altri sintomi.

ENTEROCOLITE BATTERICA –

  • Campylobacter jejuni, Shigella, Salmonella sono i germi più comuni. L’enterocolite causata dal batterio Clostridium difficile è insolita perché spesso è causata dal trattamento antibiotico.
  • Il Clostridium difficile è anche la più comune infezione nosocomiale che causa diarrea.
  • E. coli O157:H7 è un ceppo di E. coli che produce una tossina che provoca enterocolite emorragica. Una piccola percentuale di pazienti infetti da E. coli O157:H7, in particolare i bambini, può sviluppare la sindrome emolitico uremica ( SEU ), una sindrome che può portare a insufficienza renale.
  • Lo Staphylococcus aureus  è un esempio di batterio che produce tossine nel cibo prima che venga mangiato. In genere, il cibo contaminato da Staphylococcus (come insalata, carne o panini con maionese) viene lasciato non refrigerato a temperatura ambiente durante la notte. I batteri stafilococchi si moltiplicano negli alimenti e producono tossine. Il Clostridium perfrigens è un esempio di batterio che si moltiplica nel cibo (solitamente cibo in scatola) e produce tossine nell’intestino tenue dopo aver mangiato il cibo contaminato.

INFEZIONI VIRALI, PARASSITARIE e MICOTICHE: Queste infezioni vengono spesso acquisite da cibo o acqua contaminati da feci o direttamente da un’altra persona infetta.

PATOLOGIE INTESTINALI – 

  • morbo di Crohn: I sintomi di esordio o nelle riacutizzazione di questa flogosi del tenue terminale e colon possono variare dal dolore addominale, alla diarrea cronica, alla perdita di peso o alla febbricola persistente. 
  • rettocolite ulcerosa:  diarrea, spesso con sangue e muco, il tenesmo rettale, l’urgenza defecatoria e i dolori addominali.
  • sindrome del colon irritabile  in cui psono presentarsi dolori addominali e diarrea in particolare in condizioni di stress.
  • neoplasie 
  • ipertiroidismo
  • diarrea da acidi biliari: è una forma di diarrea che può colpire molti pazienti con malattia di Crohn sottoposti a resezione intestinale.  Si tratta di scariche tendenzialmente liquide, principalmente postprandiali, ricche di bile e pertanto acide e verdastre. La ragione sta nel fatto che l’ultimo tratto di ileo ha la fisiologica funzione di riassorbire la bile prodotta dal fegato e immessa nel duodeno all’inizio dei pasti con lo scopo di consentire la digestione dei grassi. Nei pazienti non operati, questa sostanza è riassorbita per la quasi totalità alla fine dell’intestino tenue. In mancanza di questo tratto, pertanto, la bile prosegue il suo percorso nell’intestino grosso che non è capace di assorbirla e anzi reagisce alla sua presenza dando luogo a scariche diarroiche.

COMPLICANZE:

  • DISIDRATAZIONE –  evidenziata da stanchezza, sete, oliguria,  urine dense e di colore scuro, lingua secca, tachicardia, occhi e guance infossati.
  • MALNUTRIZIONE –  Frequenti episodi di diarrea sono anche una causa comune di malnutrizione e la causa più comune nei bambini di età inferiore ai cinque anni.

SINTOMATOLOGIA – crampi,  dolore addominale, urgenza di defecare, nausea, febbre con brividi, vomito, stato soporoso, vertigini

DIAGNOSTICA –

  • coprocultura per individuare i germi responsabili e poter effettuare una terapia mirata.
  • Colonscopia
  • Test per intolleranza al lattosio

TERAPIA-  

  • Reidratazione orale ovvero acqua con modeste quantità di sali e zucchero , è il trattamento di scelta. Nei  gravi reidratazione per infusione endovena.
  • Si consigliano anche compresse di zinco
  • Alimenti ricchi di fibre – patate dolci, avena, barbabietole e altri alimenti ricchi di fibre può aiutare a rassodare le feci.
  • Antibiotici – loperamide (Imodium diarrea® cpr) – in caso di diarrea sanguinolenta e febbre alta, in quelli con diarrea grave dopo un viaggio e in coloro con coprocultura positiva per germi patogeni

References:

  1. “Diarrhoeal disease Factsheet”. World Health Organization. 2 May 2017. Retrieved 29 October 2020.
  2. DuPont HL (April 2014). “Acute infectious diarrhea in immunocompetent adults”. The New England Journal of Medicine370 (16): 1532–40.
  3. Vos T, Barber RM, Bell B, Bertozzi-Villa A, Biryukov S, Bolliger I, et al. (Global Burden of Disease Study 2013 Collaborators) (August 2015). “Global, regional, and national incidence, prevalence, and years lived with disability for 301 acute and chronic diseases and injuries in 188 countries, 1990–2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013”. Lancet386 (9995): 743–800.
  4. Sweetser S (June 2012). “Evaluating the patient with diarrhea: a case-based approach”. Mayo Clinic Proceedings87 (6): 596–602.
  5. Greenberg HB, Estes MK (May 2009). “Rotaviruses: from pathogenesis to vaccination”. Gastroenterology136 (6): 1939–51.
  6. Can oats be taken in a gluten-free diet? A systematic review. Scand. J. Gastroenterol. Vol. 42, No. 2 , pagine 171-178.

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