OOFORITE
L’ooforite è l’infiammazione degli ovociti, entità morbosa che si differenzia dall‘ovarite, infiammazione delle ovaie, anche se quasi sempre le due patologie risultano associate come pure si associano frequentemente salpingiti e malattia infiammatoria pelvica (PID). Per tali motivi l’ooforite viene quasi sempre misconosciuta, trattata come un’annessite e archiviata fra le patologie estemporanee una volta superata senza conseguenze apparenti, salvo poi ricredersi successivamente quando si presentano irregolarità del ciclo e infertilità da senescenza ovarica precoce (POF).
Eziologia:
- Ooforite post-esantematica – Gli esantemi virali come quelli della parotite e infezioni da citomegalovirus sono complicati più frequentemente da ovarite o ooforite. I bambini e gli adolescenti immunodepressi sono a maggior rischio di sviluppare ovarite e ooforite.
- Ooforite autoimmune: non si conosce l’eziologia.
- Ooforite secondaria alla formazione di fistole nel tratto gastrointestinale (più comunemente associata a diverticolite, appendicite o malattia di Crohn).
Sintomatologia: in caso di esordio acuto si rilevano i segni dell’annessite acuta con febbre, ovaie dolenti e ingrossate (fino a 6-8 cm di diametro) mono o bilateralmente. L’ingrossamento può persistere per diversi mesi.
Anche l’esame obiettivo rivela dati simili a quelli delle annessiti: dolorabilità addomino-pelvica e spesso perdite ematiche atipiche (AUB) e disuria. Nella malattia cronica quasi sempre si evidenziano masse annessiali unilaterali o bilaterali. L’ooforite, specialmente la forma autoimmune, può provocare insufficienza ovarica precoce (POF) con insorgenza precoce della menopausa, solitamente preceduta da un periodo variabile di oligomenorrea. In caso di POF si osserverà diminuzione sierica della ß-inibina e AMH e aumentata secrezione di FSH.
Diagnosi: L’ooforite autoimmune è spesso difficile da diagnosticare con certezza. Possono evidenziarsi Auto-anticorpi anti-ovaio, Auto-anticorpi verso i recettori ovarici delle gonadotropine, anticorpi antisurrene (più comunemente contro l’enzima 21-idrossilasi, CYP21) e gli anticorpi antitiroidei (anticorpi anti-TPO e anti-TG) nella Sindrome polighiandolare autoimmune che interessa principalmente ovaie, tiroide, surreni e pancreas. Leucocitosi è presente nelle fasi inziali della malattia. L’esame USG evidenzia ovaie ingrossate e, nel 10% dei casi, ad ecostruttura irregolare con deplezione follicolare.
Terapia- palliativa nella fase acuta con analgesici somministrati per il dolore e la febbre. Nessuna terapia in caso di cronicizzazione della malattia.
Prevenzione – Il miglioramento delle pratiche di immunizzazione ha ridotto l’insorgenza di complicazioni ovariche da malattie esantematiche.
- Am J Clin Pathol 1984 Jan;81(1):105-109 Autoimmune oophoritis.
- Silva CA, Yamakami LY, Aikawa NE, Araujo DB, Carvalho JF, Bonfá E: Autoimmune primary ovarian insufficiency. Autoimmun Rev 2014 Apr-May;13(4-5):427-30.
- Welt CK: Autoimmune oophoritis in the adolescent. Ann N Y Acad Sci 2008;1135:118-22.