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Asma – fisiopatologia, sintomi e terapia

Da dottvolpicelli

L’asma è una malattia delle vie aeree caratterizzata da una sensazione di dispnea con diminuzione della capacità o incapacità di espirare l’aria, sensazione di pressione sul torace e spesso accompagnata da tosse.

FISIOPATOLOGIA – contrazione della muscolatura liscia della parete delle vie aeree, più specificatamente dei bronchi. La mucosa, che ricopre la parete interna delle vie aeree, si gonfia e produce più muco. Si verifica un restringimento delle vie aeree, che provoca disturbi come tosse, respiro sibilante e soprattutto dispnea. Il restringimento delle vie aeree è ancora reversibile, quindi il paziente asmatico non sempre lamenta disturbi e può sperimentare periodi di respirazione perfettamente normale.

FATTORI EZIOLOGICI – L’asma può essere provocata da stimoli allergici e non allergici. Tuttavia, non tutti i pazienti asmatici sono sensibili agli allergeni come pollini, acari della polvere, animali domestici,… Quasi tutti i pazienti asmatici reagiscono ad alcune sostanze non allergiche e irritanti come nebbia, aria fredda, fumo di tabacco, gas di scarico, ecc. Anche gli sforzi fisici e lo stress possono suscitare disturbi.

EPIDEMIOLOGIA – L’asma è presente in tutte le categorie di età. Nei paesi industrializzati occidentali la malattia colpisce in media il 10% della popolazione. I casi gravi possono essere letali, anche se ciò avviene raramente.

SINTOMATOLOGIA

I segni e i sintomi dell’asma includono:

  • Fiato corto
  • Oppressione o dolore al torace
  • Respiro sibilante durante l’espirazione, che è un segno comune di asma nei bambini
  • Difficoltà a dormire causate da mancanza di respiro, tosse o respiro sibilante
  • Attacchi di tosse o respiro sibilante peggiorati da un virus respiratorio, come il raffreddore o l’influenza

I segni che probabilmente l’asma sta peggiorando includono:

  • Segni e sintomi di asma più frequenti e fastidiosi
  • Difficoltà respiratoria crescente, misurata con un dispositivo utilizzato per verificare il funzionamento dei polmoni (misuratore del picco di flusso)
  • La necessità di utilizzare più spesso un inalatore a sollievo rapido

Per alcune persone, i segni e i sintomi dell’asma si manifestano in determinate situazioni:

  • Asma indotta dall’esercizio fisico, che può peggiorare quando l’aria è fredda e secca
  • Asma professionale, innescata da sostanze irritanti sul posto di lavoro come fumi chimici, gas o polvere
  • Asma indotto da allergie, innescato da sostanze presenti nell’aria, come pollini, spore di muffe, escrementi di scarafaggi o particelle di pelle e saliva secca rilasciate dagli animali domestici (peli di animali domestici)

 

TERAPIA

  • Broncodilatatori ß2 agonisti: questi medicinali rilassano i muscoli attorno alle vie aeree. I muscoli rilassati lasciano che le vie aeree muovano l’aria.  ß-2-agonisti e anticolinergici. Gli agonisti del recettore beta-2-adrenergico e i beta-agonisti rilassano la muscolatura liscia bronchiale, riducono la degranulazione dei mastociti e la liberazione di istamina, inibiscono la permeazione microvascolare nelle vie respiratorie e aumentano la clearance mucociliare. I farmaci beta-2 agonisti possono essere a breve durata d’azione, a lunga durata d’azione o ultra-lunga.  beta-2-agonisti a breve durata d’azione (p. es., albuterolo: broncovaleas®, ventolin®).  beta-agonisti a lunga durata d’azione (p. es., salmeterolo) sono attivi fino a 12 h. I beta-agonisti ad azione ultra-lunga (p. es., indacaterolo: Seretide® [salmeterolo/fluticasone] 50 microgrammi / 500 microgrammi / dose di polvere per inalazione ) sono attivi fino a 24 h. tutti i beta-agonisti a lunga e ultra-lunga durata d’azione devono essere utilizzati solo in combinazione con un corticosteroide per via inalatoria
  • Broncodilatatori anticolinergici: rilasciano la muscolatura liscia bronchiale mediante l’inibizione competitiva dei recettori colinergici muscarinici (M3).
  • ß-2 agonisti e anticolinergici rappresentano la chiave di volta del trattamento dell’asma in pronto soccorso insieme a corticosteroidi per via sistemica. L’ipratropio nebulizzato ATEM contenitori da 2 ml per aerosol; può essere somministrato insieme al salbutamolo nei pazienti che non mostrano una risposta ottimale all’albuterolo da solo;
  • Metilxantine (Tefamin fiale ev) – Le metilxantine rilasciano la muscolatura bronchiale liscia (probabilmente per inibizione delle fosfodiesterasi) e sono in grado di migliorare la contrattilità miocardica e diaframmatica tramite meccanismi sconosciuti. Sembra che le metilxantine inibiscano il rilascio intracellulare di calcio, diminuiscano la diffusione microvascolare all’interno della mucosa delle vie aeree e inibiscano la risposta tardiva agli allergeni. Riducono l’infiltrazione della mucosa bronchiale da parte degli eosinofili e quella nell’epitelio da parte delle cellule di tipo T. Le metilxantine teofilline sono usate per la terapia di mantenimento a lungo termine in aggiunta ai ß-2-agonisti.

  • Corticosteroidi:   i corticosteroidi inibiscono la flogosi delle vie aeree, invertono la down-regulation dei recettori beta e inibiscono la produzione di citochine e l’attivazione delle proteine di adesione. L’efficacia della via orale e di quella EV è equivalente.  Clenil® flaconcini monodose da 2 ml per aerosol (Beclometasone). 
  • Fluidificanti: Fluibron® fl per aerosol
  • Immunomodulatori – comprendono omalizumab, un anticorpo anti-IgE, 3 anticorpi contro IL-5 (benralizumab, mepolizumab, reslizumab), e un anticorpo monoclonale che blocca il recettore alfa-IL-4 per inibire la segnalazione di IL-4 e di IL-13 (dupilumab). Gli immunomodulatori sono utilizzati per la gestione dell’asma grave refrattario a una combinazione di terapie asmatiche di step-up, solitamente corticosteroidi per via inalatoria ad alta dose giornaliera con un agonista del recettore beta2-adrenergico a lunga durata d’azione, e caratterizzato principalmente da elevati biomarcatori di infiammazione allergica (IgE sierica, conta degli eosinofili nel sangue).
  • adrenalina SC in soluzione all’1 mg/mL (1:1000) o la terbutalina rappresentano un’alternativa nei bambini. I minori effetti cardiovascolari e la maggiore durata d’azione rendono la terbutalina preferibile alla noradrenalina, anche se è costosa e prodotta in piccole quantità.
  • Terapie biologiche per l’asma: Sono utilizzate per l’asma grave quando i sintomi persistono nonostante un’adeguata terapia inalatoria.

References:

  1. FDA Drug Safety Communication: FDA review finds no significant increase in risk of serious asthma outcomes with long-acting beta agonists (LABAs) used in combination with inhaled corticosteroids (ICS).April 15, 2011.

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