ll coenzima Q10 rappresenta un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del mitocondrio. In questo organello intracellulare favorisce la produzione di ATP modulando il trasporto di elettroni.
Il coenzima Q10 si ritrova in ogni cellula dell’organismo, è ubiquitario, e perciò è conosciuto anche con il nome di ubiquinone (o vitamina Q). L’organo nel quale è maggiormente concentrato (115 μg/g) è il miocardio, seguono reni, fegato e muscoli.
La concentrazione sierica di Coenzima Q10 tende a diminuire con l’invecchiamento ed in presenza di particolari malattie cardiache, morbo di Parkinson, distrofia muscolare, diabete, cancro, AIDS e terapia con statine.
Le principali fonti alimentari di Coenzima Q10 sono
- carne,
- pesce (salmone, tonno, sgombri, sardine),
- cereali integrali,
- oli vegetali,
- spinaci,
- germe di grano,
- soia,
- frutta secca (soprattutto noci).
Indicazioni terapeutiche – il coenzima Q10 è largamento utilizzato nei trattamenti anti-age sia per uso sistemico che topico. Esplica la sua azione nel controllare la perossidazione dei lipidi di membrana e delle aterogene particelle di colesterolo LDL.
Inoltre il Q10 può trovare indicazione nella terapia di ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, distrofia muscolare, patologie neurodegenerative, astenospermia e performance atletica.
Uso clinico – Il Coenzima Q10 viene normalmente utilizzato a dosaggi compresi tra i 30 ed i 100 mg al giorno fino ad un massimo di 300 mg/die; viene assorbito a livello intestinale in percentuale del 2-4% ed in maniera più efficace se assunto insieme ad un pasto ricco di lipidi. In circolo viaggia legato alle lipoproteine che protegge dall’ossidazione.
References
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