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Acronimi in ostetricia e ginecologia

Da dottvolpicelli

Ultimo aggiornamento 2020-05-01  20:24:09

ABS (Amniotic Band Syndrome): presenza di briglie della membrana amniotica. Può provocare deformazioni fetali, più frequentemente a carico degli arti. Per tale motivo è anche detta “ADAM complex” (Amniotic Deformity, Adhesions, and Mutilations).

ACE (Angiotensin-Converting Enzyme):  enzima di conversione dell’angiotensina I in angiotensina II; è presente principalmente a livello dei capillari polmonari.

ACNES (Abdominal Cutaneous Nerve Entrapment Syndrome): sindrome iatrogena da intrappolamento dei nervi addominali. Spesso da riferire a particolari tipi di incisioni laparotomiche tipo Pfannestiel bassa. 

AFE (Amniotic Fluid Embolism, AFE),  embolia da liquido amniotico: è una rara ma grave complicanza della gravidanza e del parto; più raramente può interessare IVG, aborto spontaneo, revisioni cavitarie post-abortum e amniocentesi.

AFI (Amniotic Fluid Index): tecnica di misurazione del liquido amniotico proposta da Phelan nel 1987. Tecnica non invasiva detta anche dei «quattro quadranti» che valuta la profondità di quattro sacche di LA che quindi vengono sommate. Si parla di oligoidramnios quando l’AFI presenta valori tra 4 e 8 cm. Si parla di anidramnios quando l’AFI presenta valori <4 cm. Si parla di polidramnios quando l’AFI presenta valori >24 cm.

AFL o aPL (Anticorpi antiFosfoLipidi): immunoglobuline dirette contro varie combinazioni di fosfolipidi o complessi fosfolipidi-proteine. Comprende gli anticorpi anticardiolipina (aCL), antibeta-2-glicoproteina I (anti-β-2GPI) ed il Lupus Anticoagulant (LAC)

AFP (Alfa-Feto Proteina): proteina prodotta dal feto e dosabile nel liquido amniotico. Elevate concentrazioni si riscontrano in caso di malformazioni fetali a carico del SNC.

AFS: American Fertility Society

AGA (Adequate for Gestational Age): neonato con peso adeguato per l’epoca gestazionale. Si distingue da SGA (Small for Gestational Age) e LGA (Large for Gestational Age).  

APLA, aPL, aFL (anticorpi antifosfolipidi): comprende gli anticorpi anticardiolipina (aCL), anticorpi anti-β-2-glicoproteina I (anti-β-2-PI) e il lupus anticoagulante (LAC) 

AGC (Atypical Glandular Cells): cellule endocervicali o endometriali con atipie nucleari più gravi delle modificazioni flogistico-riparative ma non inequivocabilmente cancerose.

AGC-FN (AGC-Favor Neoplasia): cellule ghiandolari con atipie a favore di neoplasia.

AGC-NOS (Atipical Glandular Cells-Not Otherwise Specified): cellule ghiandolari atipiche non altrimenti specificate

AGUS (Atypical Glandular Cells of Undetermined Significance): alterazioni cellulari che possono rientrare nella definizione di flogosi, reazione metaplastica o neoplasia.

AIS (Adenocarcinoma In Situ): carcinoma non invasivo, limitato al solo epitelio squamoso, la membrana basale è integra.

ALSO (Advanced Life Support in Obstetrics): programma interprofessionale e multidisciplinare di formazione per l’assistenza in ostetricia allo scopo di far acquisire al team che assiste la puerpera   le competenze necessarie per gestire in sintonia ed efficacemente le emergenze ostetriche. 

AMH (Anti-Müllerian Hormone)glicoproteina secreta dai follicoli primari e dai piccoli follicoli pre-antrali (<2 mm). Mostra una correlazione inversa a quella dell’FSH. I suoi valori sierici nelle donne in età fertile hanno valori costanti fra un ciclo e l’altro e  indipendenti dal giorno del ciclo. L’AMH presenta un decremento lineare con l’avanzare dell’età. Il suo decremento è più precoce ed affidabile come POF-marker rispetto agli altri markers per il monitoraggio della riserva ovarica.

ANC (Absolute Neutrophil Count): conteggio assoluto dei neutrofili; L’ANC è calcolato moltiplicando il numero di WBCs nel sangue per la percentuale dei neutrofili totali. 

ANTZ (Abnormal Transformation Zone): zona di trasformazione caratterizzata da alterazioni pre-neoplastiche come leucoplachia, epitelio positivo al test con ac. acetico, vascolarizzazione anomala, alterazioni dello spessore epiteliale.  

APAS (AntiPhospholipid Antibody Syndrome): sindrome caratterizzata dall’associazione di anticorpi antifosfolipidi (aPL) e  e patologia tromboemboliche. Frequentemente si presenta con complicanze come gestosi EPH, aborti, morte fetale e parto pretermine

ARO: Alto Rischio Ostetrico

ART: (Assisted Reproductive Technology)

 ASA (Ac. acetilsalicilico): inibendo, tramite acetilazione, la ciclossigenasi blocca la trasformazione dell’ac.  arachidonico in PGF2α, PGE2, trombossani e prostaciclina   esercitando quindi un’attività antipiretica ed analgesica. A differenza dei FANS, l’ASA blocca anche la  ciclossigenasi piastrinica con ulteriore  blocco della produzione del trombossano A2 piastrinico che è vasocostrittore e attivatore dell’aggregazione piastrinica.  L’ASA ha una durata di azione a livello piastrinico uguale  alla stessa vita piastrinica: 8 giorni. Basse dosi di ASA (100 mg/die) sembrano essere  più  efficaci  di  alti  dosi perchè inibiscono la sintesi di trombossano A2 ma non quella  di prostaciclina che è un fattore antitrombotico e gastroprotettivo.

ASCUS (Atypical Squamous Cells of Undetermined Significance): cellule squamose con alterazioni atipiche ma di significato indeterminabile. 

AUB (Abnormal Uterine Bleeding)sanguinamento uterino anomalo, perdita di sangue atipica dalla cavità uterina al di fuori del flusso mestruale in donne non gravide.  Può essere acuto, isolato o cronico se dura da alcuni mesi

BB (Breakthrough Bleeding): sanguinamento uterino in corso di terapia con steroidi gonadici

Bloked labour: blocco della progressione del parto vaginale. La parte, se già espulsa, tende a ritrarsi indietro con un movimento che, nel caso della testa fetale come parte presentata, viene definito come “segno della tartaruga”. 

BHC (Braxton-Hicks Contractions): contrazioni irregolari indolori che si verificano nel III° trimestre di gravidanza; sono sembrano riferirsi all’aumento di volume a scatti dell’utero. Sono  contrazioni un po’ più forti (10-15 mm Hg)  delle onde di Alvarez.  Vengono anche chiamate contrazioni di maturazione perché grazie ad esse matura il collo dell’utero. Si trasformano gradualmente in contrazioni dilatanti.

BMI (Body Maas Index) o IMC (Indice di Massa Corporea): dato biometrico che esprime il rapporto tra peso espresso in KG e altezza al quadrato espressa in cm (Kg/h2). E’ utilizzato per valutare il peso forma che dovrebbe essere contenuto in 21-24.

“Bonding”legame di interdipedenza madre-figlio

BRCA1 e BRCA2 (Breast Cancer type 1 e 2): geni oncosoppressori che si presentano alterati in caso di ca. mammario (80% e 14%) e ca. ovarico (60% e 27%).

CA 125 (Cancer Antigen): marker biochimico specifico di neoplasia ovarica.

CAH (Congenital Adrenal Hyperplasia) Iperplasia surrenalica congenita o S. Adreno-genitale: patologia autosomica recessiva dovuta nel 90% dei casi alla mancanza di 21-idrossilasi e nel 10% dei casi a deficit della 11-β-idrossilasi enzimi che intervengono nella sintesi del cortisolo dal 17-OH-P a livello surrenalico.  L’ipocortisolemia stimola la secrezione ipofisaria di ACTH  che a sua volta stimola il surrene con iperplasia di quest’ultimo e ipersecrezione di 17-OH-P già  presente in elevata concentrazione in circolo. Il 17-OH-P è convertito quasi esclusivamente in testosterone e androstenedione.  

Ch (Charrièr): è l’unità di misura del diametro dei cateteri. 1 Ch = 1/3 mm. 

CPP, Chronic Pelvic Pain: dolenzia pelvica-perineale di tipo viscerale, cioè diffusa ad una larga area addomino-pelvica e spesso con  irradiazione inguinale e lombo-sacrale,  di intensità variabile,  ma sufficientemente grave da provocare disabilità funzionale, che perdura  da almeno sei mesi. 

CGIN (Cervical Glandular Intraepitelial Neoplasia): alterazioni displastiche dell’epitelio ghiandolare cervicale precursori dell’adenocarcinoma cervicale

CIN  (Cervical intraepithelial neoplasia): carcinoma a cellule squamose della cervice uterina in fase pre-invasiva. In base al grado di malignità viene classificato in tre gradi CIN I, II, III.

COH: Controlled Ovarian Hyperstimulation, iperstimolazione ovarica controllata

COX-1 e COX-2: ciclossigenasi 1,2 che permettono la metabolizzazione della prostaglandina PGH2 rispettivamente in trombossano e prostaciclina.

CPP (Cronic Pelvic Pain): dolore pelvico cronico: dolenzia pelvica-perineale di tipo viscerale, cioè diffusa ad una larga area addomino-pelvica e spesso con  irradiazione inguinale e lombo-sacrale,  di intensità variabile,  ma sufficientemente grave da provocare disabilità funzionale, che perdura  da almeno sei mesi.  Interessa il 15-20% delle donne in età fertile.    Il CPP non è correlabile al ciclo mestruale ma può aumentare con le mestruazioni; si riacutizza con l’attività fisica e durante i rapporti sessuali, mentre si attenua con il riposo.

CSP (Cesarean Scar Pregnancy): gravidanza extra localizzata sulla cicatrice di pregresso cesareo. 

CUS (Compression Ultrasonography): metodica diagnostica per la TVP prossimale. Il criterio diagnostico validato è la incomprimibilità delle vene.

DNA (Acido Desossiribonucleico)

DEX, desametazone: farmaco corticosteroideo molto utilizzato per il test al DEX per la diagnosi differenziale nelle pazienti con elevati livelli sierici di DHEA-s.

DEXA: Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x: è considerata il Gold Standard per la diagnosi e il monitoraggio di osteopenie e osteoporosi.

DFA  (Direct Fluorescent Antibody)

E1, estrone: deriva dalla deidrogena­zione dell’estradiolo o dalla aromatizzazione del­l’androstenedione. Durante la vita riprodut­tiva l’estrone non ricopre alcun ruolo fisiologico di rilievo, nella menopausa I’estrone diventa il princi­pale estrogeno plasmatico: la sua concentrazione rag­giunge in media i 30-40 pg/ml, mentre quella del­l’estradiolo scende intorno ai 15 pg/ml. La produzione dell’estrone in questo periodo ori­gina quasi completamente dalla conversione perife­rica dell’androstenedione, soprattutto a livello del tessuto adiposo.

EGF (Epidermal  Growth  Factor): è un fattore di crescita che svolge un ruolo importante nel regolare la  crescita, la proliferazione e la differenziazione cellulari, legandosi al suo recettore EGFR. Scoperta del premio Nobel Stanley Cohen nel 1986. Poiché l’iperespressione di EGF è un momento fondamentale per l’innesco e lo sviluppo di alcune neoplasie, la sua inibizione può in qualche modo interrompere la carcinogenesi. A questo scopo, sono state sviluppate alcune terapie basate su farmaci biotecnologici e anticorpi monoclonali; alcuni di questi ultimi sono diretti verso il recettore del fattore di crescita dell’epidermide, portando alla sua inattivazione e conseguente inibizione della proliferazione cellulare. La funzione dell’EGF nel processo di decidualizzazione sembra indirizzata all’espressione del fattore tissutale (TF) che rappresenta il fattore primario di emostasi per prevenire l’emorragia peri-impianto nella zona delle cellule stromali endometriali perivascolari (HESCs)  durante l’invasione trofoblastica endovascolare.  Per l’espressione dell’EGF contribuiscono sia l’azione del progesterone che dell’estradiolo, anche se quest’ultima non è indispensabile.

ECM (Extra Cellular Matrix): tessuto extracellulare che permette la connessione anatomica e la trasmissione dei segnali intercellulari. 

ELISA (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay)

EVLT (EndoVenous Laser Treatment): è una procedura endovascolare, di rapida esecuzione e minima invasività, che sfrutta l’energia laser per ottenere la chiusura della vena safena. Non vi sono incisioni a livello inguinale né ematomi, che solitamente si accompagnano alla chirurgia tradizionale dello stripping. Il trattatmento è effettuato in regime ambulatoriale o di Day Surgery, con dimissione pressoché immediata del paziente. Una compressione elastica sull’arto trattato andrà mantenuta per circa 15 giorni.

FANS (Farmaci Antinfiammatori Non-Steroidei): classe di farmaci dall’effetto antinfiammatorio analgesico ed antipiretico. Agiscono bloccando la ciclossigenasi (COX-1 e COX-2) enzima fondamentale per il metabolismo dell’ac. arachidonico e dell’acido eicosapentenoico precursori delle prostaglandine (PG), trombossano (TX) e leucotrieni (LT) tutti fattori direttamente interessati nei processi flogistici.

FAS, “Sindrome Feto-Alcolica”: complessa patologia fetale caratteristica dei neonati da madri alcooliste. Comprende anomalie cranio-facciali, cardiache, fessura palpebrale ridotta, pieghe agli angoli degli occhi, microftalmia, ipoplasia del nervo ottico, strabismo e miopia, naso corto e piatto, labbro superiore assottigliato, solitamente la faccia ha un aspetto tirato con un profilo piatto.

Fern-test: test che prevede l’osservazione al M.O. del muco cervicale stirato ed essiccato su un vetrino. In periodo pre-ovulatorio si assisterà alla formazione di concrezioni a forma di foglie di felce. v. cervical score.

FIV-ET (Fecondazione In Vitro ed Embryo Transfer): Metodica PMA mediante la quale gli ovociti vengono agoaspirati per via vaginale, sotto guida ecografica, dalle ovaia. Ogni ovocita è posto in provetta gli ovociti assieme a 100.000-500.000 spermatozoi, precedentemente trattati con la tecnica del swim-up, e posti in incubatore a 37 °C con concentrazione atmosferica di CO2 al 5%. Dopo 48-72 ore gli embrioni vengono trasferiti in utero mediante catetere in polietilene.

FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology): citologia per aspirazione con ago sottile. E’ indicata in caso di cisti o patologia fibrocistica. Si utilizza una ago G21- G23 mandrinato ecoguidato.   Consente lo svuotamento delle cisti mammarie con risultati alcune volte definitivi e e consente  inoltre l’esame citologico delle cellule presenti nel liquido cistico  e il dosaggio degli ormoni intracistici quali l’estradiolo, il progesterone, la prolattina, β-TGF, TSH, GH, insulina. L’esame citologico prevede una percentuale di falsi negativi del 5-10% e falsi positivi dell’1%.  Può essere eseguita senza anestesia. Ematomi ed ecchimosi sono le complicazioni più frequenti; si riducono spontaneamente.  Per una diagnosi istologica invece si ricorre al “core biopsy” e al mammotone.   

GEU (Gravidanza Extra-Uterina)

GIFT (Gamete intrafallopian Transfer): proposta dal dr. Ricard Asch tale metodica prevede un unico tempo laparoscopico per prelevare gli ovociti e successivamente introdurre gli stessi assieme agli spermatozoi, pre-trattati con la tecnica swim-up, nel terzo distale tubarico mediante apposito catetere metallico introdotto attraverso la ampolla tubarica.

Gn-RH: Gonadotropin Releasing Hormoneormone ipotalamico prodotto a livello dell’eminenza mediale, nucleo ventromediale e nucleo arcuato. Stimola la secrezione gonadotropinica da parte dell’adenoipofisi.

Gn-RH-a: analogo del Gn-RH, prodotto farmacologico di sintesi; esercita un blocco (“desensibilizzazione”) ipotalamico dopo una prima fase di svuotamento veloce (“flare-up”).

Gray: Il gray (simbolo Gy) è l’unità di misura della dose assorbita di radiazioni adottata a livello internazionale. La definizione fu coniata nel 1940 da Louis Harold Gray da cui prese il nome.Il gray ha sostituito la vecchia unità, il rad; 1 Gy = 100 rad. L’esposizione di un gray corrisponde ad una irradiazione che deposita un Joule/Kg di peso corporeo (1 Kg x m/ s2).

Dimensionalmente si ha:

\mathrm{Gy = \frac{J}{kg} = \frac{m^2}{s^2}}.

HPL (Human Placental Lactogen)

HPV (Human Papilloma Virus)Attualmente è considerato il più comune fattore di rischio di displasia cervicale. Di solito viene trasmesso sessualmente (ma non sempre). 

HPV hr-test: test per la ricerca di HPV ad alto rischio oncogeno (HPV 16, 18, 31, 45).  Lesioni associate: HPV 16 e 18 → 70% di carcinoma cervicali, CIN, VIN, VaIn, AIN 1,2,3.

HRCT (High Resolution Computer Tomogrphy): tomografia computerizzata ad alta risoluzione

HSD: idrossideidrogenasi: enzima coinvolto nella steroidogenesi, permette la metabolizzazione del DHEA in androstenedione, dell’androstenedione in testosterone e dell’estrone in estradiolo

ICSI (IntraCytoplasmatic Sperm injection): tecnica PMA che consiste nella microiniezione di singolo spermatozoo all’interno del citoplasma ovocitario. Particolarmente utilizzata nei casi di gravissima oligoastenospermia.

HSV (Herpes Simplex Virus): virus dell’Herpes simplex  responsabile di infezione caratterizzata da vescicole cutanee, in gruppi di 5-6,   che facilmente si rompono dando luogo a ulcerazioni che successivamente si rompono e quindi vengono ricoperte da croste che si essiccano e cadono dopo pochi giorni.

ICSI (Intra Citoplasmatic Sperm Injection): è una tecnica di PMA introdotta nella pratica clinica nel 1993. Uguale alla FIV-ET per quanto riguarda la COH, il pick-up e l’ET, differisce perchè gli spz. non vengono posti semplicemente a contatto con l’ovocita nella provetta ma viene iniettato un singolo spermatozoo, mediante apposite micropipette sotto osservazione del microscopio micromanipolatore, all’interno dell’ovocita. Viene preferita alla FIV in caso di oligoastenospermia, spz. prelevati con tecnica chirurgica, ridotto numero di ovociti e in caso di ovociti cryo-thawed.

ISC: isteroscopia

ISG: isterosalpingografia

IUGR (IntraUterine Growth Retardation): ritardo di crescita fetale intrauterina per cui il peso del feto è <10° rispetto al peso standard dell’epoca gestazionale. L’etiologia può essere materna, placentare, fetale o idiopatica. IUGR si distingue in simmetrica e asimmetrica. La prima forma deriva da situazioni patologiche iniziali come malattie materne croniche, cromosomopatie o alterazioni geniche fetali; la asimmetrica deriva invece da patologie, soprattutto placentari, che si instaurano nel II°-III° trimestre.

LEEP  (Loop Electrosurgical Excision Procedure),  escissione con ansa diatermica: viene usata un’ansa diatermica che mediante corrente ad alta frequenza consente una conizzazione di rapida esecuzione e con minime complicanze intra e post-operatorie; in particolare il sanguinamento è minimo e la restitutio ad integrum del collo uterino dopo qualche mese dall’intervento. 

LH ceiling: danni sulla maturazione follicolare prodotti da elevati livelli di LH, per somministrazione esogena o per surge endogeno, in fase follicolare precoce. 

LSH (Laparoin scopic Hysterectomy) 

LIF (Leukemia Inhibitory Factor)

 LUNA (Laparoscopic Uterine Nerve Ablation): ablazione laparoscopica dei nervi uterini (utero-sacrali) per il trattamento del dolore cronico pelvico, dismenorrea, dolore da endometriosi di media gravità (AFS score <5), flogosi pelvica diffusa (PID, Pelvic Inflammatory Disease),  aderenze pelviche post-chirurgiche e post-infiammatorie, varicocele pelvico.

LBW (Low Birth Weight): neonati di peso inferiore alla norma:  <2.500 grammi. Quasi sempre si tratta di bambini nati prematuramente cioè prima della 37settimana ovvero prima di 259 giorni dall’ultima mestruazione (definizione OMS), tenendo conto che  i neonati prematuri possono comunque rientrare nei limiti della norma. cioè con un peso >2.500 gr, adeguato per l’epoca gestazionale (AGA, Adequate for Gestazional Age).

MAP test: si esegue somministrando  100-200 mg di MedrossiProgesterone Acetato intramuscolo o 10 mg x 5 giorni per os allo scopo di provocare la mestruazione in caso di amenorrea secondaria. Se la mestruazione si verifica, in genere 10 gg dopo l’ultima somministrazione del farmaco, significa che vi è in circolo una sufficiente quantità di estrogeni. In caso di scarse perdite ematiche il risultato è da considerarsi dubbio; in caso di mancata mestruazione, occorre ripetere il test dopo 15 giorni.  Depoprovera® fl im  50 mg, e 150 mg; Farlutal® cpr 10 mg, cpr 20 mg, cpr 250 mg, fiale im 150 mg, fl 500 mg, fiale 1 gr; Provera G cpr 5 mg, 10 mg; Lutenyl® cpr 5 mg (Nomogestrolo acetato), 

Mesna: è un composto organosolforato usato nella chemioterapia per il cancro che coinvolgono ciclofosfamide e ifosfamide. È commercializzato da Baxter come Uromitexan e Mesnex. MESNA è un acronimo per 2-mercaptoethane sulfonato di Na.

MST (Malattie sessualmente trasmesse): (Chlamydia trachomatisNeisseria gonorrhoeae,  Mycoplasma hominisEscherichia ColiStreptococchi di gruppo BStafilococchi

MTHFR (metilentetraidrofolato reduttasi): enzima che permette la metabolizzazione dell’omocisteina in metionina.  

MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata): esame radiologico per misurare la massa ossea, ovvero la quantità di calcio e altri minerali (fosforo, fluoro, magnesio) che conferiscono all’osso  durezza, rigidità e resistenza. La tecnica di riferimento ad oggi è la Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x (DEXA), considerata il Gold Standard per la diagnosi e il monitoraggio di osteopenie e osteoporosi.

NCAH (Non Classical Adrenal Hyperplasia) o late-CAH: è una forma lieve di CAH che  esordisce in età adulta; presenta livelli sierici di  17-OH-P <200 ng/dL cioè di poco superiori alla norma.  e pseudopubertà precoce in entrambi i sessi.

LPS: laparoscopia

MST: malattie sessualmente trasmesse: Clamydia trachomatis, Neisseria gonorrhaeae, HIV

NAT (Nucleic Acid Test):  insieme di alcune tecniche di laboratorio, di biologia molecolare, con le quali è possibile moltiplicare (amplificare) frammenti anche estremamente piccoli di materiale genetico (DNA o RNA) in modo tale da poterlo identificare e quantificare. Queste tecniche hanno svariati utilizzi:

  • il riscontro dell’eventuale presenza di virus, come l’HIV, l’HBV, l’HCV, nel sangue come esame di routine e per le trasfusioni
  • l’esecuzione del test del DNA, nelle indagini della Polizia Scientifica, con il quale il DNA trovato sul luogo di un reato viene confrontato con quello del presunto colpevole.

A questo insieme di tecniche appartiene la reazione a catena della polimerasi.

PAPP-A: Proteina Plasmatica A associata alla gravidanza (Pregnancy Associated Plasma Protein = PAPP-A) si riscontra nel sangue materno a concentrazione crescente (dai 50 ai 400 mg) in diretta correlazione con l’aumentare dell’epoca gestazionale. Secondo alcuni avrebbe un effetto immunosoppressivo. Questa proteina si ritrova anche nelle donne non gravide, nel plasma seminale di uomini infertili, nell’endometrio, e in altri tessuti. Si presume che il monitoraggio di questa proteina, dal momento dell’ovulazione e per tutta la gravidanza, possa fornire informazioni soprattutto sulla presenza di patologie nelle fasi precoci della gravidanza, aborto e gravidanza extrauterina.

PAF (Platelet-Activating Factor, fattore attivante le piastrine: rilasciato da leucociti, stimola l’aggregazione piastrinica ed ha un effetto flogogeno, vasodilatante arteriolare e contratturante sulla muscolatura liscia gastro-intestinale, uterina e polmonare. 

Palm-Coein: disfunzione ovulatoria iatrogena

PCD (Phlegmasia Cerulea Dolens): forma grave di trombosi venosa profonda ad insorgenza acuta associata a ischemia dell’arto inferiore che diventa freddo, dolente e cianotico.

PCR (Polymerase Chain Reaction), consente di amplificare in vitro una specifica regione della molecola, copiandola in varie fasi successive, fino ad ottenerne milioni di copie.

PCOS: sindrome dell’ovaio policistico 

PDF: prodotti di degradazione del fibrinogeno

PDGF (Platelet-Derived Growth Factor = Fattori di Crescita Piastrinici): Il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) è un mitogeno importante per le cellule del tessuto connettivo e per alcuni altri tipi di cellule. Si tratta di una molecola dimerica composta da catene di polipeptidi A e B, strutturati in modo disolfuro, che si combinano con gli omo- e gli eterodimeri. Le isoforme di PDGF esercitano gli effetti cellulari legando e attivando due recettori strutturati legati alla proteina della tirosina-chinasi, indicando il recettore α e il recettore β. L’attivazione dei recettori PDGF porta alla stimolazione della crescita cellulare, ma anche ai cambiamenti nella forma cellulare e nella motilità; PDGF induce la riorganizzazione del sistema di filamenti attinici e stimola la chemiotassi, cioè un movimento di cellule diretto verso un gradiente di PDGF. In vivo, il PDGF ha un ruolo importante durante lo sviluppo embrionale e durante la guarigione della ferita. Inoltre, l’eccessiva attività di PDGF è stata implicata in diverse condizioni patologiche. La tesi oncogena del simian sarcoma virus (SSV) è legata alla catena B di PDGF e la trasformazione SSV comporta la stimolazione autocrina da una molecola simile a PDGF. Allo stesso modo, la sovrapproduzione di PDGF può essere coinvolta nella stimolazione di crescita autocrina e paracrina dei tumori umani. La sovraattività di PDGF è stata inoltre implicata in condizioni non maligne caratterizzate da una maggiore proliferazione cellulare, come l’aterosclerosi e le condizioni fibrotiche. 

PET (Positron Emission Tomography): tecnica di medicina nucleare e di diagnostica medica utilizzata per la produzione di bioimmagini.  Consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne le dimensioni e la localizzazione. L’esame si basa sulla somministrazione di radiofarmaci, caratterizzati dall’emissione di particelle chiamate positroni. 

PG: prostaglandine 

PGD (Preimplantation Genetic Diagnosis): diagnosi embrionale pre-impianto

pH (dal latino pondus hydrogenii) è ricavato calcolando il logaritmo negativo in base 10 della concentrazione di ioni idrogeno (pH = -log10[H+]) su una scala che va da 0 a 14 moli/litro. Il pH del sangue è normalmente mantenuto su valori compresi tra 7,35 e 7,45; valori superiori o inferiori sono espressione rispettivamente di alcalosi e acidosi. Nell’acqua pura la quantità di cationi H+ è perfettamente pari e a quella degli anioni OH di segno opposto; per entrambi gli ioni la concentrazione è di 10−7 moli/litro, per cui il pH dell’acqua pura corrisponde a 7 [–log (10-7)]. La reazione del plasma è normalmente alcalina con un pH di 7,41. L’urina ha una reazione debolmente acida intorno a pH 6 e può variare da 4,4 (acidità) a 8 (basicità debole) in ragione delle sostanze escrete.

PID (Pelvic Inflammatory Disease): malattia infiammatoria pelvicaprocesso flogistico, acuto o cronico, che interessa gli organi riproduttivi femminili e le strutture adiacenti. Le sedi più comunemente colpite sono le tube di Falloppio ed in misura minore l’utero, le ovaie ed il peritoneo pelvico. 

PLT: piastrine

PMA: Procreazione Medico-Assistita

PMDS: Sindrome da persistenza dei dotti di Mϋller – Sindrome causata da alterazione della sintesi di AMH nel feto  maschio per cui i tessuti fetali non si trasformano in senso maschile ed è presente un rudimentale utero e criptorchidismo, ambiguità sessuale, pseudoermafroditismo.

POF (Premature ovarian failure) o senescenza ovarica precoce o menopausa precoce (<40 anni di età) 

Prostacicline (PGI2): prostaglandine ad azione vasodilatatrice e antiaggregante. 

RDS, Respiratory Distress Syndrome

SCS (salpingocromoscopia)consiste nell’iniettare attraverso il canale cervicale un colorante (blu di metilene) il quale risalendo lungo la cavità  uterina giunge nelle tube e, se queste sono pervie, fuoriesce dall’estremità  ampollare nella cavità  addominale.

SHBG, Sex Hormone Binding Globulin: glicoproteine plasmatiche deputate al trasporto degli ormoni sessuali nel sangue. 

 SIL = Squamous intraepitelial Lesion; L-SIL =  low-grade = lieve displasia; H-SIL high-grade  

SRAA (sistema renina-angiotensina-aldosterone):  meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna, il volume plasmatico circolante (volemia) e il tono della muscolatura arteriosa attraverso diversi meccanismi.

SRY (Sex-determining Region Y) è un gene codificante per il fattore di determinazione del testicolo TDF (Testis-determining factor), proteina che agisce quale fattore di trascrizione che determina il differenziamento della gonade in senso maschile durante lo sviluppo embrionale nei mammiferi.

TESA (Testicular Sperm Aspiration): aspirazione degli spz. con ago da 22 G collegato a siringa contenente 1 ml di medium di cultura.

TESE (Testicular Sperm Extraction): estrazione degli spz. da microframmenti di tessuto testicolare chirurgicamente asportati. Microtese: l’intervento è effetuato con l’ausilio di una loope da ingrandimento o sotto microscopio operatore ed utilizzando strumentario da microchirurgia.

TET (Tubal Embryo transfer): trasferimento intratubarco degli embrioni in LPS.

Thin Prep: variante del Pap test che permette l’esame citologico su strato sottile. Ha dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale con riduzione dei falsi negativi e falsi positivi soprattutto nei confronti delle lesioni squamose intraepiteliale (SIL), precursori del cervico-carcinoma. Il prelievo del campione ginecologico invece di essere strisciato su un vetrino da microscopio, viene immerso e risciacquato in un contenitore pre-riempito con una soluzione (PreservCyt). Il campione ThinPrep viene poi inserito all’interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione, raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile.

Il ThinPrep permette inoltre di effettuare altri test (ad es. test per HPV) riutilizzando la stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.

TDF (Testis-determining factor)

TNM classificazione: classificazione internazionale dei tumori maligni che permette la loro stadiazione valorizzando il grado di estensione (T), linfonodi positivi (N) e presenza di metastasi (M)

  • l parametro T può essere 1, 2, 3, 4 a seconda della grandezza del tumore (1 piccola, 4 grande). Può inoltre essere “is” ovvero “in situ”. Il T4 in genere è tale non solo per la dimensione, ma anche per l’infiltrazione di organi vitali adiacenti (pericardio, esofago, trachea, ecc.).
  • Il parametro N indica lo stato dei linfonodi vicini al tumore, se è 0 sono del tutto indenni, altrimenti può valere 1, 2, 3 con gravità via via crescente.
  • Il parametro M indica la presenza di metastasi a distanza, esso può valere solo 0 (nessuna metastasi) o 1 (presenza di metastasi). 
  • Un parametro rappresentato da una “x” (ad esempio, T2N1Mx) indica che non si conosce l’esatta estensione a distanza della malattia per il quale sono necessari ulteriori esami di approfondimento (ad esempio: PET, TAC, RMN, scintigrafia ossea, ecografia, radiografie, ecc.).

 TVP (Trombosi Venosa Profonda): è una flebotrombosi a carico di una vena profonda, quasi sempre degli arti inferiori e particolarmente dell’arto inferiore sinistro. In genere inizia a livello delle valvole venose del polpaccio dove il sangue è relativamente povero di ossigeno. La trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP) costituiscono due delle principali cause di mortalità materna in ostetricia. Il parto ed il puerperio rappresentano, infatti, condizioni a rischio per via delle modificazioni emodinamiche ed endocrine materne.

TIS  (Thin-Prep Imaging System): processore di immagini che permette una valutazione analogica dei vetrini.

VAS (Visual Analogue Scale): scala più utilizzata per semplicità e precisione per valutare l‘intensità del dolore pelvico. Altre Scale utilizzabili  sono la NRS (Numeric Rating Scale), la Wong – Baker Face Scale e la McGill Pain Scale.

VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor): fattori di crescita capaci di indurre neoformzazione vascolare.   Finora sono stati identificati 6 sottotipi di VEGF classificati A,B,C,D,E,F

VIN proliferazione di cellule atipiche che occupano progressivamente i vari strati dell’epitelio vulvare.  Le atipie, consistenti in pleiomorfismo nucleare, alterato rapporto N/C, attività mitotica sopra lo strato basale, con mitosi spesso atipiche, possono essere accompagnate da coilocitosi, multinucleazione, discheratosi, comprendente talora formazione di perle cornee intraepiteliali, e paracheratosi. Il grado della VIN è basato sull’estensione dell’epitelio atipico. Grado I (atipia lieve): Le cellule neoplastiche occupano il terzo inferiore dell’epitelio; Grado II (atipia moderata): le cellule atipiche invadono i 2/3 inferiori della vagina; Grado III (atipia grave): l’epitelio neoplastico ricopre oltre i 2/3 inferiori della vagina.

I casi clinici di VIN 1 e 2 corrispondono molto spesso a condilomi piani e iperplasia squamosa con atipie. Clinicamente sono caratterizzate da ispessimento della mucosa vaginale associato ad aree biancastre o rosate ricoperte da uno strato cheratinico più o meno spesso.  Istologicamente VIN I e VIN II sono caratterizzate da ipercheratosi, incrementato spessore degli strati basali con lieve o moderate atipie cellulari, sporadiche mitosi nella parte bassa dell’epidermide, infiltrato infiammatorio cronico dello epiteliale superficiale.

VIN III – può essere di tipo indifferenziato (o classica o bowenoide) e indifferenziato. La forma classica è per lo più presente nelle donne in età fertile, ed è correlata all’infezione da HPV mentre in età senile è presente la forma differenziata non HPV-correlata.

VIN III classica può essere suddivisa in

  1. Sottotipo Condilomatoso
  2. Sottotipo Basaloide
  3. Sottotipo Misto (condilomatoso/basaloide) 

VIP (Vasotensive Intestinal Peptide): ormone peptidico prodotto da pancreas e duodeno dove stimola la secrezione di acqua, elettroliti e bicarbonati. E’ presente anche nei nuclei soprachiasmatici dove si trova il “pacemaker circadiano primario” che sovraintende il ritmo giorno/notte.

WBC (White Blood Cells): leucociti

XX: cromosomi sessuali femminili (gonosomi): I cromosomi sessuali sono una delle 23 coppie di cromosomi omologhi umani. Ci si riferisce a X e Y come cromosomi sessuali o eterosomi o gonosomi per distinguerli dagli altri 44, definiti autosomi,. Il cariotipo femminile: 46,XX.  Il cromosoma X ha un’alta densità genica: conta infatti quasi 155 milioni di paia di basi e rappresenta circa il 5% del DNA nelle cellule della femmina (dove è presente in duplice copia) e il 2,5% nelle cellule del maschio (dove è invece presente in copia singola). Per dimensione, si tratta dell’ottavo cromosoma umano.
L’identificazione dei geni presenti su X è tuttora in corso. Ne sono stati individuati già oltre 1100, ma si stima che possano essere circa 1200 geni.
Il cromosoma X è un cromosoma sub-centrico di media grandezza. Venne denominato X proprio per la (sub)centralità del centromero, in contrapposizione all’Y che è un cromosoma acrocentrico

XY: cromosomi sessuali maschili (gonosomi); il cariotipo maschile sarà: 46,XY.  Il cromosoma Y conta oltre 57 milioni di paia di basi e rappresenta circa lo 0,38% del DNA nelle cellule del maschio, mentre è assente nelle cellule della femmina. Per dimensione, si tratta del ventunesimo (terzultimo) cromosoma umano. Vi sono stati individuati appena 140 geni e la stragrande maggioranza del suo DNA non sembra avere alcuna funzione. Il cromosoma Y è un cromosoma acrocentrico (il centromero è posto in vicinanza delle estremità) di piccola grandezza. Venne denominato Y poiché i due bracci piccoli (p) sembravano al microscopio uno solo.  Contiene il gene SRY che determina lo sviluppo dei testicoli.

17-α-OH-P (17-idrossi-progesterone): ormone steroideo, progestinico naturale, prodotto in gran parte dalle cellule della teca interna del follicolo in crescita e del corpo luteo e, in quantità minore, dalla corteccia surrenale.

Zona di transizione: area di giunzione fra epitelio squamoso ed epitelio cilindrico del collo dell’utero. Da essa origina il 90% delle neoplasie cervicali.

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