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Sindrome L1 o Sindrome CRASH

Da dottvolpicelli

La sindrome L1, detta anche  Sindrome CRASH o Sindrome L1CAM o Sindrome ipoplasia del corpo calloso-ritardo mentale-pollici addotti-spasticità-idrocefalo, è disturbo congenito dello sviluppo legato al cromosoma  X  e caratterizzato da idrocefalo di gravità variabile, deficit cognitivo, spasticità agli arti inferiori e pollici addotti. La sindrome è contraddistinta da uno spettro molto ampia che comprende l’idrocefalo da stenosi dell’acquedotto di Silvio (HSAS), la sindrome MASA (Mental retardation, Aphasia, Spaticity  and Adducted thumbs), la paraplegia spastica ereditaria complicata legata all’X tipo 1 e l’agenesia del corpo calloso complicata legata all’X (1-3).

Epidemiologia

La sindrome L1 interessa prevalentemente i maschi. Il HSAS è la forma genetica più comune di idrocefalo congenito, con una prevalenza di circa 1/30.000. La prevalenza e l’incidenza degli altri quadri clinici dello spettro non sono note (4-7).

Clinica

I maschi affetti presentano gradi variabili di idrocefalo (spesso già nel periodo prenatale), che variano tra una forma subclinica ad una grave. Il deficit cognitivo varia da lieve a grave. I pazienti sviluppano precocemente ipotonia generalizzata e spasticità alle gambe e la malattia sembra progredire con il tempo, esitando in atrofia dei muscoli delle gambe

con conseguente deambulazione a passi trascicati.

I pollici addotti sono un segno caratteristico della sindrome, e sono presenti in circa il 50% dei casi. Alcuni pazienti presentano anche convulsioni. È stata descritta un’associazione tra la sindrome L1 e la malattia di Hirschsprung in un numero ristretto di pazienti. Le femmine portatrici possono presentare segni sfumati, come i pollici addotti o un leggero deficit cognitivo, ma raramente presentano la sintomatologia in modo grave (8-15).

Eziologia

La sindrome L1 è causata dalle mutazioni del gene L1CAM (Xq28), che codifica per la molecola di adesione cellulare L1, espressa soprattutto durante lo sviluppo del sistema nervoso. Finora sono state descritte più di 240 mutazioni diverse, il che spiega l’ampiezza dello spettro clinico (16-19).

Diagnosi

La diagnosi nei maschi si pone in base ai segni clinici e neuropatologici caratteristici e su una anamnesi familiare consistente con una trasmissione legata al cromosoma X. L’assenza bilaterale delle piramidi, osservata con l’imaging di una RMN o con l’autopsia, è un segno patognomonico della sindrome. La diagnosi è confermata dai test molecolari relativi al gene L1CAM.

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale si pone con numerose malattie. In particolare si devono escludere gli altri quadri clinici con idrocefalo e paraplegia spastica. La genetica clinica/neurologica/pediatrica permette di diagnosticare eventuali malattie specifiche (20-25).

Diagnosi prenatale

I test prenatali possono essere effettuati nelle gravide portatrici. Dopo la determinazione del sesso del feto con l’analisi cromosomica sui villi coriali o sugli amniociti, le cellule fetali possono essere analizzate per ricercare la mutazione responsabile della malattia. Le femmine possono essere affette e si raccomanda un’ecografia alla 20a settimana nei feti di sesso femminile. Tuttavia, un’ecografia fetale normale alla 20a settimana non esclude la malattia: l’assenza dell’idrocefalo in questa epoca gestazionale non garantisce che un feto maschio non ne sia affetto e quindi l’ecografia va ripetuta ogni 15 giorni fino al parto e dopo la nascita per un periodo di 2 anni (26).

Consulenza genetica

La sindrome L1 è ereditata come carattere legato all’X. Alle famiglie affette deve essere offerta la consulenza genetica.

Management post-nascita

Il trattamento deve essere predisposto da un’équipe multidisciplinare, che comprenda specialisti in pediatrica, neurologia infantile, neurochirurgia, riabilitazione e genetica medica. Per ridurre la pressione intracranica, può essere effettuato lo shunt del liquido cefalorachidiano (CSF). Non è indicata la correzione chirurgica dei pollici addotti. Il monitoraggio deve riguardare i progressi nello sviluppo e i sintomi neurologici.

Prognosi

L’idrocefalo può esitare in un neonato nato morto e nella morte precoce nella prima infanzia. La prognosi dipende dalla gravità dei segni clinici.

References:

  1.  Samatov TR, Wicklein D, Tonevitsky AG (2016). “L1CAM: Cell adhesion and more”. Progress in Histochemistry and Cytochemistry51 (2): 25–32. 
  2. M, Mattei MG, Nguyen C, Roux D, Demengeot J, Denizot F, Moos M, Schachner M, Goridis C, Jordan BR (August 1990). “The gene encoding L1, a neural adhesion molecule of the immunoglobulin family, is located on the X chromosome in mouse and man”. Genomics7 (4): 587–93. 
  3. Bateman A, Jouet M, MacFarlane J, Du JS, Kenwrick S, Chothia C (1996). “Outline structure of the human L1 cell adhesion molecule and the sites where mutations cause neurological disorders”. The EMBO Journal15 (22): 6050–9.
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  5. Haspel J, Grumet M (2003). “The L1CAM extracellular region: a multi-domain protein with modular and cooperative binding modes”. Frontiers in Bioscience8: s1210–2
  6. Becker WM, Kleinsmith LJ, Hardin J, Raasch J (2003). “Chapter 16: Cell-Cell Recognition and Adhesion, Cell Junctions”. The World of the Cell (5th ed.). San Francisco: Benjamin/Cummings Pub. Co. pp. 302–14. 
  7. Moos M, Tacke R, Scherer H, Teplow D, Früh K, Schachner M (August 1988). “Neural adhesion molecule L1 as a member of the immunoglobulin superfamily with binding domains similar to fibronectin”. Nature334 (6184): 701–3. 
  8. Fransen E, Van Camp G, Vits L, Willems PJ (1997-01-01). “L1-associated diseases: clinical geneticists divide, molecular geneticists unite”. Human Molecular Genetics6 (10): 1625–32.
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  26. Fransen E. Lemmon V.  Van Camp G.  Vits L. · Coucke P. · Willems P.J.  CRASH Syndrome: Clinical Spectrum of Corpus Callosum Hypoplasia, Retardation, Adducted Thumbs, Spastic Paraparesis and Hydrocephalus Due to Mutations in One Single Gene, L1. Eur J Hum Genet 1995;3:273–284

     

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